Novak Djokovic ha ufficializzato un’importante decisione per il 2026. Sinner e Alcaraz sono avvisati. Ecco cosa cambia
E’ cominciata l’ennesima post season per Novak Djokovic. A 38 anni, il campione serbo non ha alcuna voglia di abdicare e si sta preparando per affrontare la sua ennesima stagione sul circuito.

Nuova stagione che Djokovic comincerà nuovamente dall’Australian Open, lo Slam che il campione serbo ha vinto più di tutti in carriera con dieci titoli all’attivo, un record per l’evento che verosimilmente resterà difficilmente battibile. Per prepararsi al meglio in vista del debutto stagionale e per il resto dell’annata, Nole ha deciso di introdurre una nuova figura del suo staff che andrà a curare un aspetto cui il serbo tiene molto.
Come riporta il Corriere dello Sport, Djokovic ha assunto il dottor Mark Kovacs, un noto fisiologo specializzato sulla gestione e sul recupero delle prestazioni che ha già lavorato con altri come Coco Gauff e John Isner nonché per la USTA ovvero la Federazione tennistica statunitense.
Djokovic non vuole mollare, il messaggio a Sinner e Alcaraz è chiarissimo
Con l’arrivo di Mark Kovacs nel suo staff, Djokovic ha lanciato un messaggio chiaro ai suoi avversari. Nonostante l’età e una condizione che non può più essere uguale a quella del passato, il campione serbo vuole ancora ambire a grandi traguardi e a insidiare il duopolio di Alcaraz e Sinner destinato a segnare i prossimi anni del tennis mondiale.

Djokovic, dunque, vuole darsi ancora una chance e non ha intenzione di lasciare nulla al caso. All’Australian Open si presenterà nelle migliori condizioni possibili. Nelle ultime due edizioni ha raggiunto la semifinale, a conferma del grande feeling con il cemento della Rod Laver Arena. Nel 2024 è stato sconfitto da Jannik Sinner che poi avrebbe vinto il suo primo Slam contro Medvedev. Lo scorso gennaio, invece, un infortunio ne ha causato il ritiro durante la sfida con Zverev.
Verosimilmente, Djokovic opterà anche nel 2026 per una programmazione centellinata e focalizzata sugli Slam e su altri eventi top come alcuni Masters. Non è da escludere un suo ultimo assalto alla Coppa Davis, competizione alla quale non ha mai nascosto di tenere parecchio e che ha vinto una sola volta in carriera nel 2010 quando, di fatto, è cominciata la sua ascesa ai vertici del tennis mondiale.





