Barletta-Aversa 0-0, vince la noia

Novanta minuti di ritmi bassi e occasioni sciupate: al Puttilli Barletta e Aversa si annullano, mentre la dipendenza dai lampi di Floriano resta il vero nodo irrisolto

Una partita povera di idee e di ritmo, con il Barletta che conferma i propri limiti e resta invischiato in piena zona play-out. Contro l’Aversa Normanna finisce 0-0 al “Puttilli”, tra sbadigli sugli spalti e la sensazione di un’altra occasione buttata via nella corsa salvezza.

Gambe di calciatore su un campo di calcio
Barletta-Aversa 0-0, vince la noia – barlettasport.it

Il tema tattico è chiaro fin dall’inizio: Barletta schierato da Sesia con il solito 4-3-3 offensivo, Aversa coperta con un 3-5-2 pronto a ripartire. Nei fatti, però, ne esce un match bloccato, spezzettato, con pochissime giocate pulite. A tenere in vita i biancorossi sono quasi soltanto le fiammate di Roberto Floriano.

Nella prima frazione l’equilibrio regna sovrano, ma le uniche vere occasioni capitano sui piedi del numero 7 biancorosso. Prima, lanciato in profondità da De Rose, Floriano si presenta davanti a Forte ma conclude in modo impreciso, spedendo la palla a lato. Poco dopo, sempre lui, si libera bene in area ma calcia debole e il portiere ospite respinge di piede.

In mezzo, qualche timido tentativo dalla distanza e pochissimo altro: un colpo di testa di Cortellini su corner di Danti e un paio di iniziative isolate. L’Aversa si limita a controllare, affidandosi a De Luca e De Vena per qualche sporadica ripartenza centrale, ben gestita però dalla coppia Stendardo–Radi. Lo 0-0 all’intervallo è la fotografia fedele del non-spettacolo.

Ripresa grigia, cambi senza scossa

Nella ripresa Marra inserisce subito Papa in mezzo al campo per dare più filtro e palleggio ai granata, mentre il Barletta prova a spingere sugli esterni senza trovare linee pulite. Le conclusioni più pericolose iniziano paradossalmente a firmarle gli ospiti, con tiri da fuori di Castellano e Capua che però non inquadrano la porta.

Sesia tenta la carta Rizzitelli al posto di un Fall evanescente, poi dà spazio a Gemignani per aumentare la freschezza offensiva. L’Aversa risponde con Carbonaro e Cicerelli, che provano a colpire in contropiede. L’unico vero brivido per Liverani arriva proprio su inserimento centrale di Carbonaro, sul quale il portiere biancorosso è tempestivo in uscita.

Nel finale il Barletta ha ancora due buone opportunità: Gemignani non sfrutta un’uscita sbagliata di Forte con un colpo di testa che termina sul fondo, mentre al 93’ una palla vagante in area capita sui piedi di Rizzitelli, che da buona posizione calcia alto. L’ultima mischia non cambia il tabellino: lo 0-0 è inevitabile e lascia tanto rammarico.

Formazioni e quadro della corsa salvezza

Il Barletta chiude con Liverani tra i pali, difesa a quattro con Meola, coppia centrale Stendardo–Radi e Cortellini a sinistra; in mezzo De Rose, Quadri e Legras, davanti il tridente Danti–Fall–Floriano con Rizzitelli e Gemignani subentrati nella ripresa. L’Aversa risponde con Forte in porta, terzetto difensivo Giovannini–Scognamillo–Esposito, esterni Balzano e Forino, linea mediana con Giannusa (poi Papa), Castellano (poi Carbonaro) e Capua, più De Luca e De Vena in attacco.

Per la classifica cambia poco: è il secondo 0-0 interno consecutivo per il Barletta, che non sfrutta ancora il fattore “Puttilli” e rimane pienamente dentro la zona play-out. La sensazione, al triplice fischio, è che senza una svolta sul piano del gioco e senza un Floriano più cinico sotto porta, la strada per la salvezza resti tutta in salita.

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