Con la Juventus non gioca, motivo per cui si aprono le strade per l’addio di un giovane calciatore. La situazione è chiara
La Juventus, dopo aver assimilato il ko di Napoli, ha ritrovato un mezzo sorriso in Champions League battendo il Pafos, seppur non mettendo in campo una prestazione particolarmente brillante.
Luciano Spalletti è quindi ancora a caccia della miscela giusta per innalzare il livello complessivo della sua squadra, che però risponde solo a fasi alterne. La proposta di gioco non è ancora di quelle convincenti, e i tifosi non stanno risparmiando critiche anche al lavoro dell’allenatore toscano.
Il tecnico di Certaldo, dopo la vittoria in Champions ha analizzato: “Era fondamentale vincere, con le vittorie si mettono a posto tante cose. Per quanto riguarda l’analisi della partita, è chiaro che noi dobbiamo fare di più, non siamo contenti, io non sono contento, i ragazzi non sono contenti di loro stessi, in alcuni momenti abbiamo fatto proprio il minimo, ci sono state anche delle situazioni imbarazzanti nel primo tempo”.
Poi nel secondo tempo la Juve si è sciola un po’ di più ed è arrivata maggiore tranquillità, ma servirà molto di più ai bianconeri per il prosieguo del cammino. A Spalletti sarà utile l’aiuto di tutto, o quasi, visto che c’è anche chi non è praticamente mai sceso in campo nonostante i problemi anche di infortuni della squadra.
Il riferimento è a Jonas Rouhi che ha raccolto solo panchine ed esclusioni prima con Tudor e poi anche con Spalletti.
Il terzino svedese classe 2004 è a zero presenze quest’anno con la prima squadra, mentre ha fatto sei apparizioni con un assist in Next Gen.
Troppo poco per Rouhi che non è evidentemente parte integrante dell’attuale progetto di Spalletti che non lo ha mai fatto giocare. Lo svedese potrebbe quindi cambiare aria già a gennaio a caccia di una nuova sistemazione nella quale andare a raccogliere quel minutaggio mancato a Torino.
Eppure nel gennaio 2024 lo stesso Rouhi parlava con grande entusiasmo ai canali ufficiali della società ammettendo: “Ho scelto la Juve perché è il più grande club italiano, molto seguito in Svezia. Appena sono stato chiamato non ho avuto dubbi, e voglio dare il massimo”.
Il suo sviluppo alla Juve non ha però rispettato le attese ed ora ad attenderlo potrebbe esserci un prestito altrove.
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