Sette punti in tre partite, una squadra in crescita e cinque finali da giocare: il Barletta arriva a Bitonto con la stagione tra le mani
Barletta 1922 entra nell’ultima parte della stagione con una trasferta che pesa più del solito. La gara di domenica contro il Bitonto rappresenta un bivio delicato, sia per la classifica sia per le ambizioni residue di playoff.
La settimana di preparazione è scivolata via con buone sensazioni, confermate dal test del giovedì contro il Corato, chiuso con un segnale forte: il 3-1 firmato da Grumo, Faccini e Messere, tre volti che raccontano lo stato di forma crescente del gruppo.
Il 3-1 sul Corato, squadra di Promozione, non è soltanto un dato statistico. Pizzulli ha osservato una squadra brillante nelle gambe e lucida nei movimenti, qualità che serviranno tutte al “Città degli Ulivi”. Il Barletta arriva infatti da due vittorie consecutive, contro Molfetta e Otranto, e quel ritmo ritrovato ha restituito fiducia all’ambiente dopo un periodo più complicato.
Il tecnico aveva a disposizione quasi tutta la rosa: fuori soltanto Rossetti, ai box fino al termine della stagione, e Varola, frenato da un affaticamento al flessore. Per il resto, scelte ampie e possibilità di valutare sia chi dovrà partire titolare sia chi può diventare un’arma in corso d’opera.
La vittoria dell’Altamura in Coppa Italia ha rimesso in gioco piccoli equilibri nella lotta playoff. Pizzulli lo sa e non lo nasconde: la squadra deve restare il più possibile vicina al Casarano, sperando che qualche incastro favorevole riapra davvero quella finestra che sembrava chiusa.
“La squadra ha lavorato bene” spiega l’allenatore, consapevole che a Bitonto servirà una prova non solo tecnica ma anche nervosa. Lì, dove il margine d’errore si azzera, il Barletta è chiamato a mostrare la stessa applicazione vista nelle ultime settimane, in cui gioco, ritmo e risultati si sono finalmente riallineati.
Pizzulli insiste su un concetto: “Sono cinque finali”. È un’immagine che restituisce perfettamente il peso delle partite che restano. Il Barletta non può più sbagliare, non solo per tenere aperta la porta playoff, ma anche per confermare la crescita del gruppo, in cui diversi giovani stanno trovando la loro dimensione proprio nel momento più complicato del campionato.
Il contesto rende tutto più complesso. Il Bitonto, avversario di domenica, arriva da cinque vittorie consecutive e si presenterà con la consueta intensità, soprattutto tra le mura di casa. È una squadra che concede pochissimo e che sfrutta bene i momenti della gara, due caratteristiche che il Barletta dovrà saper gestire per non ritrovarsi presto in salita.
Le ultime tre gare dei biancorossi hanno fruttato sette punti, una base da cui ripartire per alimentare la corsa. Anche la condizione atletica sembra finalmente allineata con le richieste dell’allenatore, altro segnale che aggiunge convinzione alla vigilia di una trasferta in cui serviranno compattezza, lucidità e un pizzico di coraggio.
Il gruppo ha mostrato di saper reagire nei momenti di pressione e ora deve farlo ancora, in un campo difficile e contro una squadra in fiducia. Il Barletta ha imparato a restare dentro le partite, a gestire gli episodi e a lavorare in maniera più matura nelle due fasi: qualità emerse con forza nelle ultime giornate e che dovranno essere replicate senza sbavature.
La gara di Bitonto arriverà al termine di una settimana positiva, in cui il test di Corato ha confermato la buona condizione generale. Sarà una partita in cui ogni dettaglio peserà e dove la capacità di soffrire nei momenti giusti potrebbe fare la differenza. Per continuare a credere nel traguardo più ambizioso, il Barletta deve restare lì, agganciato alle prime posizioni, pronto a sfruttare ogni spiraglio che il campionato offrirà da qui alla fine.
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