C’è anche il presidente Giuseppe Perpignano tra i soggetti coinvolti nell’operazione “Dirty Soccer” avviata dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e resa nota questa mattina con una serie di fermi nei confronti di giocatori, allenatori e dirigenti.
Secondo quanto riporta l’ANSA gli agenti della squadra mobile genovese hanno perquisito l’abitazione dell’immobiliarista presidente del Barletta. Perquisita anche la casa di Massimiliano Solidoro, 42 anni, ex giocatore dilettante e collaboratore tecnico del Savona. I due sono formalmente accusati di frode sportiva ma nei loro confronti non è stato disposto il fermo come nei confronti di Ninni Corda. Per l’allenatore del Barletta emergono evidentemente elementi più chiari e circostanziati circa il suo coinvolgimento nei fatti illeciti.